Una vulnerabilità delle Smart TV permette a chiunque di spiarti

Non è di certo cosa nuova che le Smart TV possano essere infettate da software malevoli al fine di prenderne il controllo: essendo a tutti gli effetti un computer, i televisori di nuova generazione permettono infatti l’installazione di programmi che possono contenere istruzioni dannose o che diano l’accesso alle sempre più presenti webcam a malintenzionati. Malintenzionati che spesso  sono proprio le case produttrici, dato che negli anni sono state scoperte che loro stesse avevano accesso a tutti i televisori venduti (una breve ricerca su Google vi dirà di più, senza doverci qui dilungare). Questa volta, però, la situazione rischia di essere ben più grave.
Prima di tutto, la cosa più importante da sapere è che l’attacco può essere portato a termine, da remoto, attraverso il segnale del digitale terrestre ed il proprietario del televisore non ha alcun modo di accorgersi di ciò che sta accadendo. Già qui, rispetto all’installazione di un’applicazione che richiede delle operazioni da parte dell’utente, l’attacco si configura molto più aggressivo.
Ma com’è possibile tutto ciò? La vulnerabilità che permette di prendere il controllo di una smart TV si basa sul nuovo standard Hybrid Broadcast Broadband TV (HbbTV), il quale consente di inviare dei comandi ai dispositivi attraverso il segnale del digitale terrestre (DVB-T). Si tratta, il sistema HbbTV, di una nuova funzione introdotta nei recenti televisori, la quale permette di espandere le funzioni di quest’ultimi. Stando a quanto riportato da diverse ricerche, l’attacco funzionerebbe con il 90% delle Smart TV vendute tra il 2017 ed il 2018.

Sfruttando le possibilità offerte dallo standard HbbTV, un soggetto è in grado di inviare un comando a tutti i televisori presenti nel raggio d’azione dell’attacco, facendo aprire da remoto una pagina Internet invisibile, la quale, contenendo un exploit, è in grado di infettare le smart TV riceventi.
Ciò che fa preoccupare è anche la semplicità con cui tale attacco può essere sferrato. Non sono necessari particolari software o strumentazione, in quanto è sufficiente acquistare su Internet i componenti necessari per costruire un trasmettitore DVB-T fatto in casa o acquistarne uno già pronto all’uso con poche decine di Euro. Potrebbe quasi  sembrare fantascienza, ma disponendo tale apparato al di sopra di un drone, sarebbe facilissimo colpire anche obiettivi sensibili senza dover accedere fisicamente ad una struttura. In caso contrario potrebbe teoricamente bastare anche un’antenna direzionale.

2 commenti
  1. ciao per porvare con la mia potresti mettere un modello economico di ripetitore funzionante gia pronto? grazie

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