Spiare chat WhatsApp: scopriamo come fare

Tra le guide più ricercate in ambito informatico vi è “Spia Chat WhatsApp“, ma nessuno, facendo un rapido controllo, ti spiega esattamente come spiare un profilo WhatsApp, se non indicando fantomatici software spia o assurdi metodi che in realtà non portano da nessuna parte. In questa guida cercheremo di fare chiarezza, indicando una serie di metodi realmente funzionanti per spiare WhatsApp di un altra persona, senza essere ovviamente scoperti.

[alert type=”info” icon-size=”normal”]Il presente articolo ha scopo esclusivamente didattico, non vuole invitare nessuno a porre in essere comportamenti vietati da qualsiasi Ordinamento Giuridico[/alert]

Spiare WhatsApp con applicazioni spia

La prima soluzione adottabile per spiare un contatto WhatsApp è quella di utilizzare un software spia. Si tratta di App a pagamento che devono essere installate sul telefono della vittima, mediante le quali sarà possibile ricevere una copia di tutti i messaggi inviati, ricevuti e file multimediali (come foto ed audio) all’interno di un pannello di controllo Web (chiamato “Command and Control” in gergo tecnico).

Spia Chat WhatsApp

L’utilizzo di questi software è abbastanza semplice, in quanto vengono venduti proprio per poter essere installati da chiunque. Il grosso limite è quello di dover installare fisicamente queste App, quindi è necessario avere il telefono della vittima tra le mani per almeno un paio di minuti.
Esistono delle tecniche per installare queste App anche a distanza, ma sono necessari Exploit o software complessi da utilizzare per chi è alle prime armi ed il lavoro dietro ad un’installazione remota non è affatto banale (se stai cercando qualcuno che possa installare un software in remoto premi qui).

Spiare WhatsApp con un software a distanza

Come detto nel paragrafo precedente, i software spia devono essere installati avendo fisicamente in mano il telefono della vittima. Per installare in remoto un software, servono competenze di un certo tipo. Se sei curioso di approfondire l’argomento, puoi contattare un esperto premendo qui.

Chiunque vi proponga di avere a disposizione software magici in grado di fare ciò, sta sicuramente cercando di truffarvi. 
Non esistono software che permettono di entrare a distanza nel WhatsApp di chiunque. Secondo voi, un’azienda proprietà di Facebook, che investe miliardi di Dollari all’anno in sicurezza, si farebbe fregare da un software da poche centinaia di Euro? 🙂

Spiare WhatsApp con un browser

Alcuni indicano questa tecnica come metodo per spiare un contatto WhatsApp. Altro non è che utilizzare la versione Web di WhatsApp. Per chi non lo sapesse, infatti, la famosa applicazione di messaggistica mette a disposizione un pannello Web (web.whatsapp.com) con il quale è possibile messaggiare utilizzare direttamente il browser del computer. Si tratta di una soluzione in realtà molto comoda, in quanto permette di rimanere sempre collegati senza dover aver in mano il telefono.
Perchè alcuni parlano di WhatsApp come metodo per spiare una persona? Semplice, perchè accedendo a tale servizio, vi verrà chiesto di scansionare un Qr Code, con il quale potrete leggere in tempo reale ciò che avviene sullo smartphone. Se quindi aprite WhatsApp Web e scansionate il codice con il cellulare della vittima, avrete accesso in tempo reale alla sua applicazione.

Spiare WhatsApp

La tecnica è sicuramente efficace, ma di certo non tra le migliori, anche perchè l’utente viene avvisato che vi è un browser collegato al proprio account WhatsApp. Insomma, l’anonimato non è dalla vostra parte in questo caso 😀

Spiare WhatsApp modificando il MAC o IMEI

Quando parliamo di MAC non ci riferiamo alla nota marca di computer, ma bensì all’acronimo di Media Access Control, l’indirizzo fisico di una scheda di rete, quel componente elettronico che permette ai vostri dispositivi di collegarsi ad Internet.
Alcuni Blog e forum affermano che è possibile spiare WhatsApp modificando il MAC della propria scheda, clonando quello che è lo stesso indirizzo utilizzato dalla vittima. In passato ciò era effettivamente possibile, in quanto uno dei metodi utilizzati da WhatsApp per identificare i propri utenti si basava proprio sull’indirizzo MAC. Essendo quest’ultimo facilmente editabile, in pochi minuti era possibile spiare qualsiasi persona.
Ad oggi, questa tecnica è obsoleta e non più funzionante. È quindi inutile perdere tempo tentando questa via.

C’è chi parlava anche della possibilità di modificare il codice IMEI di un cellulare, ma in realtà tale valore non viene nemmeno preso in considerazione da WhatsApp ed è probabilmente frutto dell’ignoranza di coloro che confondono MAC ed IMEI.

Spiare WhatsApp mediante la rete WiFi

Si tratta di una tecnica per spiare WhatsApp che in passato funzionava molto bene e che anche oggi, se fatto nel modo corretto, può dare ottimi risultati.
Il concetto base su cui si lavora sta nella ragione tecnica per cui, ogni dispositivo che si trova collegato alla stessa rete (sia essa cablata che WiFi), è in grado di intercettare tutti i pacchetti dati che transitano sulla rete (e quindi password, conversazioni WhatsApp, siti Web visitati, etc…). Così facendo, qualsiasi utente all’interno della stessa rete era in grado di “catturare” i pacchetti della persona che intendeva spiare. Ancora oggi tale tecnica è attuabile, ma leggermente più complessa e proprio per tale motivo vedrete sempre più spesso i siti che hanno un protocollo SSL, facilmente individuabile dalla dicitura HTTPS invece che dal precedente HTTP.

Il certificato SSL, chiamato su WhatsApp “Crittografia end-to-end“, ha infatti lo scopo di rendere illeggibile il pacchetto dati che transita in rete. Così facendo, un eventuale ascoltatore che cattura questi pacchetti, non è in grado di decifrarli. Anche se, in realtà, esistono delle tecniche, abbastanza complesse, con le quali è possibile decifrare questi pacchetti.
La tecnica in questo caso non è affatto alla portata di tutti, ma non impossibile da eseguire, anche perchè esistono delle versioni di Linux appositamente studiate per questa tipologia di attacchi. La più famosa di tutti è sicuramente “Kali”, la quale include delle suite per effettuare lo “sniffing” (termine tecnico per indicare tale tecnica di analisi ed attacco).

Spiare WhatsApp mediante la segreteria telefonica

Spiare WhatsApp mediante la segreteria telefonica è una tecnica di cui si sente parlare pochissimo in Italia, ma in realtà è tra le ultime tecniche realmente funzionanti. Sfruttando infatti la possibilità di WhatsApp di inviare il codice di accesso mediante una telefonata, è possibile bloccare il telefono della vittima per far inviare tale codice all’interno della segreteria telefonica.
In un secondo momento, sfruttando la tecnica dello Spoofing telefonico (di cui vi ho parlato qui diversi anni fa), è possibile ascoltare la segreteria telefonica di altre persone e recuperare il codice segreto di WhatsApp.

Con l’introduzione su molti dispositivi del fattore a doppia autenticazione anche su WhatsApp, però, tale strada non è sempre percorribile e si rischia di fare molto lavoro per nulla. Anche in questo caso, è bene far attuare tale tecnica da chi realmente è a conoscenza di tutti i problemi che possono esservi dietro.

Come spiare WhatsApp, in conclusione?

È difficile tirare delle conclusioni che possano essere valide per chiunque su come spiare WhatsApp. La soluzione migliore è quella di mettersi in contatto con un esperto, ribadendo che, almeno in questo articolo, si fa riferimento a scopi di studi o dimostrazioni pratiche, in quanto non si vuole in alcun modo spingere le persone a compiere atti vietati e lesivi della Privacy altrui.
Se avete bisogno di un esperto, potete premere qui.

Nel caso in cui vi piaccia “smanettare” con l’Hacking e la Sicurezza Informatica, potete tentare sicuramente la strada della segreteria telefonica. Descritta come sopra, la tecnica non sembra così complessa, ma possono esserci diversi ostacoli. Il primo tra tutti, giusto per citarne uno a titolo di esempio, è quello per cui lo Spoofing telefonico potrebbe non funzionare correttamente con determinati gestori telefonici. Senza parlare poi dell’eventuale doppia autenticazione che potrebbe essere richiesta da parte di WhatsApp. Un piccolo segreto: essendo un codice a 6 cifre, il 90% delle persone impostano come codice a doppia autenticazione la propria data di nascita (nel formato gg-mm-aa).

Devi spiare WhatsApp?

Se hai bisogno, premi qui e contatta un esperto.

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