L’app IMMUNI contro il COVID-19 è online: scopriamola insieme!

Da poco più di un’ora è online applicazione IMMUNI, la quale ha lo scopo di avvisare gli utenti se sono venuti a contatto con soggetti risultati poi positivi al COVID-19. Senza perdere tempo, ho deciso di installare l’applicazione in questione sul mio dispositivo Android (Samsung Galaxy Note 8), mostrandovi in video il primo avvio. Parleremo anche della questione privacy, la quale, vi anticipo, non è intaccata in alcun modo.

IMMUNI e privacy

Dal punto di vista della privacy, non ci sono grandi preoccupazioni, nonostante sia il tema caldo della questione. Molti sono gli utenti che pensano che questa App sia in grado di controllare in tempo reale gli spostamenti delle persone e probabilmente tante saranno (o forse già lo sono) le teorie del complotto. In realtà, l’unica cosa che l’app in questione è in grado di fare, è quella di generare un codice casuale, in nessun modo collegata ai dati personali o sensibili dell’utente (in quanto non vengono nemmeno richiesti, non essendoci una vera e propria registrazione al servizio). Tale codice casuale viene inviato automaticamente a tutti i dispositivi che si trovano nelle vicinanze e che, a loro volta, dispongono di IMMUNI installata sullo smartphone (utilizzando la tecnologia bluetooth).

Nel momento in cui un utente risulta positivo al COVID-19, solo se lo vorrà e mediante l’ausilio di un operatore sanitario, potrà comunicare al server di IMMUNI la propria positività, il quale invierà a tutti i dispositivi che erano nelle vicinanze del soggetto positivo una notifica, avvisando il potenziale contagio.
In nessun modo il GPS dello smartphone è coinvolto e sicuramente nei prossimi giorni verranno resi pubblici alcuni studi in cui viene analizzato il traffico dati generato da parte dell’App. Se qualsiasi funzione nascosta dovesse mai essere stata inserita, state pur certi che nell’arco di pochissime ore verrà scoperto (le probabilità sono assai remote, ndr).

IMMUNI e batteria

Quanto incide l’utilizzo di IMMUNI sulla batteria? Come per ogni applicazione che lavora in background, sicuramente vi è un leggero consumo della batteria, data anche dal fatto che il principio di funzionamento alla base è quello di sfruttare il bluetooth (per la precisione, Bluetooth Low Energy) per inviare e ricevere continuamente i codici casuali generati dal sistema. Uno degli aspetti fondamentali su cui gli sviluppatori dovrebbero sicuramente aver lavorato è quello dell’ottimizzazione del risparmio energetico. Effettuando un controllo dopo circa 12 ore dal momento dell’installazione di IMMUNI, ho notato che il consumo, tra tutte le APP installate sul mio smartphone, è il minore tra tutte (0,1% di batteria consumata in 12 ore). Per fare un paragone, l’App “PayPal”, mai aperta nelle ultime 12 ore, ha consumato lo 0,9% di batteria.

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