Quando si comprano smartphone online (e non solo), spesso ci si accorge della differenza di prezzo (generalmente di circa 100 Euro) tra cellulari “Brand” e “No Brand”. Ma quali sono le reali differenze tra mito e realtà? In questo articolo cercherò di fare chiarezza, sfatando alcuni miti (dal blocco sim agli aggiornamenti che giungono qualche mese dopo) di questa sigla.
La differenza di base tra smartphone con o senza brand è il fatto che il primo viene commercializzato da parte di un operatore telefonico che ha acquistato in stock il telefono in questione da parte del produttore, personalizzandolo a livello software (e talvolta incidendo loghi sulla scocca). È fin da subito chiaro che non ci sono differenze hardware tra un prodotto brand e no brand.
Gli smartphone brandizzati, invece, a differenza di quelli no brand, presentano un firmware (ovvero il sistema operativo del telefono) customizzato da parte del gestore telefonico di riferimento. A tal proposito sarà facile trovare applicazioni aggiuntive proprietarie (store o app sviluppate direttamente dall’azienda, le quali non sempre possono essere disinstallate) o modifiche estetiche volte a richiamare il gestore (in fase di boot, ovvero di accensione, sarà frequente ritrovarsi un logo durante l’avvio del telefono).
I dispositivi brandizzati, come spesso invece accadeva in passato, non hanno alcun blocco sim, salvo casi eccezionali (è invece frequente che il blocco sim sia presente all’interno dei MiFi, i router portatili). Questo significa che potrete utilizzare qualsiasi sim card a prescindere dal gestore che ha messo in commercio lo smartphone.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti del telefono, questi saranno sempre disponibili, ma non c’è motivazione di affermare che i telefoni brandizzati abbiano un rilascio anticipato dei fix di sistema, ma anzi, potrebbe presentarsi la situazione contraria nel caso in cui il gestore telefonico abbia applicato blocchi particolari.
In ogni caso, è possibile sbrandizzare uno smartphone avendo delle conoscenze medio-alte grazie a dei tutorial facilmente reperibili su Internet. L’operazione in questione prende il nome di “flash della rom“, con la quale si può sostituire il firmware del dispositivo con uno “originale” o con sistemi operativi modificati da parte di utenti che hanno aggiunto caratteristiche innovative. A tal proposito vi rimando direttamente ad un’approfondita ricerca sul Web, in quanto l’operazione è molto delicata e non alla portata dell’utente medio.