Account Netflix e Spotify a 5 Euro/anno. Ecco come fare!

Che ne diresti se ti spiegassi qual è la procedura per avere un account Netflix o Spotify (ma non solo) a soli 5 Euro l’anno? No, non si tratta di dover invitare qualcuno a comprare un abbonamento né tantomeno di condividere un account familiare come molti fanno. La tecnica che sto per spiegarti ti permetterà di avere un TUO account Netflix o Spotify quasi gratis. 
La procedura di cui ti sto per parlare si basa sull’attivazione di account mediante la generazione di quest’ultimi su particolari siti in grado di offrire pacchetti premium ad una cifra irrisoria rispetto al loro valore di mercato. Come questo sia possibile non ci è dato saperlo con certezza, ma generalmente questi servizi si basano sull’apertura automatica di account mediante coupon sconto o particolari accordi commerciali con cui sono riusciti ad acquistare dei pacchetti detti “bulk” (ovvero in grande quantità) che possono rivendere a cifre irrisorie.
Una premessa è però doverosa: spesso e volentieri, molti di questi servizi mettono in commercio account rubati o, ancor peggio, acquistati con carte di credito rubate. È quindi fare ben attenzione a dove si sta acquistando. Il servizio che oggi vi propongo, è stato da me testato per diversi mesi con decine di account e nessun problema si è mai presentato. Ritengo quindi che quello che sto per mostrarvi sia un sito affidabile.

Il portale in questione è Accountbot.sh e come potete vedere dallo screenshot che qui sopra vi ho riportato, offre una discreta quantità di servizi Premium, sopratutto se considerate che si tratta di un piccolo elenco rispetto a quello completo (manca infatti tutta la parte relativa agli abbonamenti video, tra cui Netflix e similari).
Il servizio è molto ben realizzato e mette a disposizione una serie di funzioni che possono tornare utili in ogni momento. Oltre che predisporre una pagina di riepilogo con tutti i vostri account (con relativo username e password), è possibile in ogni momento richiedere un “Replacement” in caso di problemi, ovvero di un nuovo account.

Per alcuni servizi, come per esempio Netflix, è possibile configurare la zona di utilizzo al fine di adattare l’account alle vostre esigenze. Non molti sanno, infatti, che alcuni portali adattano i contenuti sulla base della zona geografica di accesso o iscrizione. Questo accade generalmente a causa delle concessioni che hanno a disposizione. Netflix ne è l’esempio più chiaro: modificando la propria zona di accesso, è possibile vedere contenuti non disponibili in tutte le nazioni.

Aggiornamento al 14/08/2018
Il portale sembra offrire non soltanto account genuini, ma anche rivenduti da parte degli utenti o da fonti non ben precisate.
L’acquisto di account dal sito sopraindicato è a vostra discrezione.

37 commenti
  1. Salve a tutti,
    per l’ account di Netflix, anche io nella scelta del paese non trovo Italy. Posso tranquillamente utilizzare USA e poi cambiare la lingua nel sito web/app di Netflix?
    Grazie mille

  2. Ciao a tutti! Qualcuno ha per caso controllato la cronologia dei film visti nelle impostazioni?
    Mi domando se questo sito non sia nient’altro che una piattaforma di condivisione account. Per meglio dire, lo stesso account viene condiviso da 10 persone o più senza che queste ne siano consapevoli. Il bot ne analizza automaticamente l’utilizzo medio al fine di distribuire efficacemente e compatibilmente i propri utenti senza che ci sia un eccessivo accavallamento d’orari.

  3. Salve,
    ho già un account Netflix regolarmente acquistato ma ho voluto comunque acquistarne uno da questo sito per testarlo e tentare di capirci qualcosa in più. Di seguito le mie conclusioni dopo alcuni test e ricerche.

    1) Non prendiamoci in giro: è chiaro che questo sito e le sue attività sono 100% illegali. Già a prima vista alcune cose mi avevano insospettito: per esempio, l’estensione di dominio “esotica” (.sh) ma soprattutto il fatto che sia del tutto anonimo (nessun riferimento aziendale, indirizzo, email o social). Dopo averlo provato, il mio sospetto è diventato certezza considerando le caratteristiche del servizio e le modalità con cui viene erogato. Mi stupisce che Luca, che ormai dovrebbe avere “l’occhio clinico” per certe cose, non sia giunto alla medesima conclusione e lasci ancora aperta l’ipotesi che possa trattarsi di attività anche solo in parte legale.

    2) Per Netflix, se non trovate account italiani prendete quelli U.S.A. e dal profilo impostate la lingua in italiano: al successivo accesso avrete un account come quelli italiani. Evitate account di altri paesi europei perché non consentono questo giochetto. Ovviamente, avrete un account con i dati sensibili (email + telefono in chiaro!) di un perfetto sconosciuto che dubito sia felice del fatto che voi stiate usando il suo account.

    3) Periodicamente le credenziali di accesso che vi vengono fornite (che “stranamente” è vietato cambiare) potrebbero smettere di funzionare (… chissà perché! 😉 ). Quando succede potete averne di nuove semplicemente cliccando sul pulsante “Get replacement” nella sezione “My Accounts”. Ovviamente, tutte le vostre preferenze e impostazioni salvate nel vecchio account andranno perdute.

    Prossimamente continuerò la mia indagine contattando via email i legittimi proprietari degli account e provando anche a chiedere chiarimenti alle aziende titolari dei servizi venduti. Vi farò sapere.

  4. Vista l’eventualità di “blocchi” e quindi di cambio dell’account, mi viene da considerare che si andrebbero a perdere Liste film (es. Netflix) e Playlist (es. Spotify). Per i video il problema non è insormontabile. Ma per le Playlist sarebbe davvero problematico costruirsi le playlist e poi “perderle” in caso di cambio account. E’ giusta la mia considerazione?

  5. Premetto che ti seguo da parecchio, tutto cio’ che leggo è sempre molto interessante. Ho attivato un account e aquistato il primo mese su Netflix, dopo alcuni giorni risultava bloccato, mi è stato sostituito all’istante, faccio l’errore di cambiare la password, anche qui un bel blocco. Ora mi è stato attivato nuovamente, in sostanza ho compreso che non si devono modificare ne password ne account come tu spieghi bene. Aggiornero’ in caso di novita’.

  6. Sicuramente questo è uno di quei soliti “generatori” che girano su Telegram.
    Quindi completamente illegale, che testa le combolist mail-password e se corrisponde, la aggiunge al database per rivenderla.
    Oppure che usa bin per generare carte false con cui cardare gli account.

    Netflix annuali NON esistono e mai esisteranno.

    Se deve racimolare qualche soldo con i referral, cambi strategia, Luca.

    1. Ciao Gianni,
      non ho bisogno di racimolare qualche soldo, sinceramente e fortunatamente, in quanto il mio lavoro ben mi ricompensa da quel punto di vista.
      Il mio Blog tratta tematiche borderline di tecnologia dal 2007, come puoi ben vedere. Questo articolo rientra quindi tra le tematiche principali del Blog.

      È inoltre specificato che non si è a conoscenza della provenienza degli account. Basta leggere.

  7. Ciao Luca,
    l’articolo oltre a essere come al solito interessante è pure ghiotto. Tanto che mi sono precipitato sul sito che consigli.
    Purtroppo ho avuto delle perplessità per i due account che ho creato:
    -Netflix, una volta pagato un prezzo ridicolo per l’abbonamento annuo, non ha “Italy” tra le nazioni contemplate impedendomi di andare avanti, e
    -Spotify nell’account family annuale dopo il pagamento mi presenta un account già compilato (la mail del proprietario e dei componenti della famiglia) che anziché scadere tra 12 mesi scade il 25/8, tra 15 giorni, e mi dice che verranno addebitati € 14,99 su una carta di credito VISA preimpostata che non è la mia, da cui Spotify mi dice di prelevare soldi da più di un anno.
    Insomma, cose che mettono in dubbio la legalità già al limite dell’operazione.
    Mi faceva piacere sapere se hai testato i due servizi qui citati e come ti sei comportato con questi problemi.
    Ciao, grazie per gli articoli!

    1. Ciao Gianni,
      prima di tutto ti ringrazio per il tuo contributo.
      Personalmente ho acquistato diversi account, tra cui Netflix ed ExpressVPN, in cui non ho riscontrato le problematiche che tu fai notare.

      Ho ricevuto messaggi simili ai tuoi anche da parte di altre persone, mentre altre mi confermano che gli account sono “puliti”.

      Probabilmente, rispetto a quanto sembrava inizialmente, questo portale unisce account genuini ed account rivenduti/illeciti.

      1. Ciao Luca,
        grazie per la risposta. Nel frattempo ho contattato il gestore del sito che si è mostrato cortese e disponibilissimo. Ha inserito lui “Italy” nelle liste di Netflix mezz’ora dopo la mia richiesta.
        Riguardo agli account “precompilati” di cui non si deve cambiare né utente né password pena l’esclusione dall’offerta e che vengono pagati da una carta di credito preimpostata a prezzo pieno, lo stesso gestore mi ha ribadito che comunque sono personali e non condivisi tra diversi clienti: quindi negli account per famiglia che ho acquistato ho creato i miei profili cancellando quelli preesistenti, sempre a patto di non toccare utente e password dell’account pagante, e tutto è andato perfettamente.
        Ignoro l’origine degli account, quindi il confine con la legalità, ma la disponibilità del sito che suggerisci è molto alta: diplomaticamente il gestore mi ha sottolineato “se hai problemi con un account non farti scrupoli, te ne attivo immediatamente un altro”.
        Ciao, al prossimo articolo!

        1. Scusa il disturbo ma ho il tuo stesso problema ossia non vedo Italy nella lista di Netflix… Solo che il supporto mi ha risposto di utilizzare usa invece di inserire Italy in lista… Esattamente chi hai contattato che se diverso dal supporto proverò anche io? Grazie mille intanto

          1. Ma solo io sono rimasto fregato? Ho visto i vostri commenti e mi sono convinto a fare una prova, per fortuna solo di un mese di netflix, é stato un disastro, in tre giorni ho dovuto cambiare tre password e infine al quarto giorno non risultava più il mio account, una vera fregatura insomma, non rispondono più naturalmente, state alla larga!

          2. Ciao Santino,
            mi spiace per l’accaduto, ma andando sul sito in questione, è scritto chiaramente che NON bisogna modificare la password… pena la chiusura dell’account! 🙂

            Luca Mercatanti

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