Analisi cellulare sequestrato

Cellulare sequestrato

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Quando viene effettuato il sequestro di un cellulare, quest’ultimo subirà una serie di attività che ricadono sotto il così detto “Accertamento Tecnico Irripetibile“, disciplinato dall’Art.360 del Codice di Procedura Penale (C.P.P.). Tra queste attività vi saranno, prima di tutto, la copia forense e la successiva analisi del cellulare sequestrato, il cui scopo è quello di cristallizzare ed estrarre le informazioni necessarie al procedimento in corso.

 La copia forense

La copia forense è la prima attività a cui il cellulare sequestrato verrà sottoposto. Si tratta di una procedura che permette, mediante apposita strumentazione e software, di estrarre i dati dal supporto informatico, cristallizzandoli e dandoli così valore legale. La copia forense avviene da parte dell’Operatore incaricato, il quale collegherà lo smartphone ad uno strumento o software forense che procederà al “download” (attenzione: il termine è improprio, ma ci permette di inquadrare facilmente l’attività anche per i neofiti) di tutti i dati presenti ed, eventualmente, anche cancellati (approfondiremo l’aspetto dei dati cancellati nelle righe successive).
Una volta terminata la copia, il risultato di tale attività saranno uno o più file che potranno poi essere analizzati da ulteriori software forensi, i quali permetteranno di ricostruire tutte le attività svolte sul telefono o di estrarre i dati memorizzati all’interno della memoria dello stesso, anche ad insaputa dell’utente al quale il cellulare sotto analisi è stato sequestrato.

L’analisi del cellulare sequestrato

L’analisi del cellulare sequestrato avviene successivamente alla copia forense. I file generati dalla prima fase (la copia) vengono indicizzati mediante appositi strumenti che sono in grado di suddividere per categorie (da qui il termine “indicizzazione”) i dati estratti dallo smartphone, rendendone più agevole la consultazione. L’analisi permette di individuare non solo i file cancellati e recuperabili, ma anche informazioni che l’utente medio generalmente non sa che possano essere memorizzati in modo automatico, senza il suo consenso. Ad esempio, dall’analisi di uno smartphone, è possibile individuare le posizioni GPS, oppure se in un determinato momento lo schermo fosse attivo o spento. Ma ancora, l’analisi del cellulare sequestrato permette di scoprire le eventuali reti WiFi alle quali l’utente era collegato o la potenza del segnale mobile.

Software per l'analisi cellulare sequestrato
Uno dei software utilizzati per la copia forense e analisi di cellulari sequestrati

Altresì, grazie all’analisi del cellulare, è possibile, in alcuni casi, accedere agli account Social e di posta elettronica del soggetto al quale è stato effettuato il sequestro, ottenendo così una più ampia quantità di informazioni utili alle indagini.

Quali dati possono essere trovati

Come anticipato nel paragrafo precedente, i dati che possono essere trovati all’interno di un cellulare sequestrato sono molteplici e molto spesso nemmeno l’utilizzatore è a conoscenza di quante informazioni si celino all’interno del dispositivo mobile. La tipologia e quantità di dati dipende anche dal modello e sistema operativo (iOs o Android, generalmente) utilizzato, nonchè dallo spazio utile e disponibile sul dispositivo. Tra i dati che possono essere estratti ed analizzati nella maggior parte delle casistiche abbiamo sicuramente:

  • Messaggi WhatsApp
  • Foto, video, file audio
  • Posizioni GPS
  • Dati di accesso e password
  • Attività di navigazione sul Web
  • Comunicazioni Email
  • Utilizzo dei Social Network
  • Dati di applicazioni installate sul telefono
  • Data ed ora in cui lo smartphone era in utilizzo
  • Registro chiamate in entrata ed uscita
  • Registro SMS
  • Dati finanziari
  • Tempo di accensione dello schermo
  • SIM utilizzate

I dati cancellati

Molti utenti pensano che cancellare i dati da un dispositivo, sia esso un cellulare o un computer, sia la soluzione definitiva per far perdere le proprie tracce su determinate informazioni. Nella realtà, esistono delle tecniche in grado di permettere il recupero dei dati cancellati e la copia forense e successiva analisi di un cellulare sottoposto a sequestro puntano anche a questo. In linea di massima, un dato (sia esso un messaggio WhatsApp, una fotografia, un video, etc…) è recuperabile fintanto che non viene sovrascritto da un’altra informazione. La questione è, a livello tecnico, abbastanza complessa, ma ciò che in questa sede interessa sapere è che, in linea di principio, i dati possono essere recuperati.

Il consulente tecnico di parte (CTP)

Nel momento in  cui viene comunicato l’Accertamento Tecnico Irripetibile, ex Art. 360 C.P.P., le parti hanno la facoltà di nominare il proprio Consulente Tecnico di Parte (CTP), i quali hanno diritto di assistere al conferimento dell’incarico, di partecipare agli accertamenti e di formulare osservazioni e riserve. In particolar modo, la presenza di un CTP è fondamentale al fine di assicurarsi che tutte le procedure eseguite siano conformi a quanto dettato da parte delle Best Practices internazionali relative alla Digital Forensics e per la possibilità, previa Istanza formulata dal Legale, di accedere fin da subito ad una copia dei dati estratti dal telefono sottoposto a sequestro.

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