Perizia Whatsapp

Lo screenshot di una conversazione WhatsApp (o di qualsiasi altra piattaforma di messaggistica) non dimostra nulla: questo potrebbe infatti essere facilmente alterato con un software di fotoritocco (come, ad esempio Photoshop), oppure generato in pochi minuti mediante l’utilizzo applicazioni gratuite in grado di creare conversazioni WhatsApp fasulle. Per tale motivo, è fondamentale, in particolar modo in procedimenti Giudiziari Civili e Penali, una perizia WhatsApp con relativa copia forense per certificare il contenuto delle conversazioni.

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La Legge 48/2008 stabilisce dei criteri da rispettare nel momento in cui si acquisiscono, analizzano e portano in giudizio determinate prove informatiche e digitali. Per tale motivo, è fondamentale che fin da primo momento la prova informatica venga cristallizzata ed analizzata nel modo corretto, pena l’inutilizzabilità delle prove assunte. Ma non solo, anche la Cassazione, nella Sentenza n. 49016/2017 del 25 Ottobre 2017, sottolinea come le chat WhatsApp costituiscano rilevanza processuale, ma solo ed esclusivamente in particolare condizioni, ovvero solo a seguito di una copia forense di quest’ultime.  In particolare, possiamo apprendere che l’acquisizione forense di una conversazione WhatsApp è fondamentale in quanto:

L’utilizzabilità della stessa è, tuttavia, condizionata dall’acquisizione del supporto […]: tanto perchè occorre controllare l’affidabilità della prova medesima mediante l’esame diretto del supporto onde verificare con certezza sia la paternità delle registrazioni sia l’attendibilità di quanto da esse documentato.

Perizia WhatsApp Forense

La Corte di Cassazione ha affermato la rilevanza processuale delle chat WhatsApp, ritenendo che esse costituiscano, ai sensi dell’art. 234, comma 1, c.p.p., “una valida forma di memorizzazione di un fatto storico, della quale si può certamente disporre legittimamente ai fini probatori, trattandosi di una prova documentale”. A tal fine, è però di fondamentale importanza una perizia WhatsApp in grado di cristallizzare (mediante la copia forense) e certificare il contenuto delle conversazioni WhatsApp, garantendone al contempo l’autenticità.

Anteprima Perizia WhatsApp
Anteprima di “UFED 4PC”, software di analisi forense per le conversazioni WhatsApp

L’acquisizione forense WhatsApp avviene, ad oggi, mediante l’utilizzo di software riconosciuti da parte della Comunità Scientifica, in grado di cristallizzare e certificare il contenuto di uno smartphone. A titolo di esempio, è possibile citare tra questi applicativi professionali:

  • UFED 4PC
  • Magnet Axiom
  • Oxygen Forensics

La copia forense, prima parte del processo della Perizia Informatica WhatsApp, è solo la punta dell’iceberg, in quanto sarà poi il perito tecnico a dover interpretare i dati, redigendo la perizia informatica vera e propria, contenente le conversazioni WhatsApp di interesse.
La Corte di Cassazione, così come la L.48/2008 e la normativa nazionale relativa alle prove digitali, non specifica quali siano le procedure da porre in essere, motivo per cui le perizie WhatsApp possono essere effettuate mediante procedimenti tra di loro differenti, sulla base dei dati a disposizione: pensiamo, ad esempio, alla necessità di dover acquisire e trascrivere messaggi vocali, oppure al bisogno di dover recuperare messaggi WhatsApp cancellati. I procedimenti a disposizione sono differenti e possono coinvolgere:

  • Acquisizione e perizia WhatsApp mediante la cristallizzazione dello smartphone dal quale sono stati inviati o ricevuti i messaggi ai quali è necessario dare validità legale
  • Perizie WhatsApp mediante l’utilizzo della piattaforma WhatsApp Web
  • Acquisizione forense di chat WhatsApp con i relativi allegati, o immagini che si autodistruggono
  • Estrazione conversazioni WhatsApp dai file cifrati dello smartphone

Screenshot WhatsApp in tribunale

In molti pensano che lo screenshot di una conversazione WhatsApp sia sufficiente in Tribunale, all’interno di procedimenti Civili e Penali. Così non è, in quanto l’allegazione di screenshot WhatsApp ha valore di prova solo se non contestata dalla parte processuale contro cui vengono utilizzati. È quanto si evince anche dalla Sentenza della Corte di Cassazione n. 17552 del 6 maggio 2021, dove possiamo apprendere che:

i messaggi WhatsApp e gli SMS conservati nella memoria di un telefono cellulare hanno natura di documenti ai sensi dell’art. 234 cod. proc. pen., sicché è legittima la loro acquisizione mediante mera riproduzione fotografica, non trovando applicazione né la disciplina delle intercettazioni, né quella relativa all’acquisizione di corrispondenza di cui all’art. 254 cod. proc. pen., non versandosi nel caso di captazione di un flusso di comunicazioni in corso, bensì nella mera documentazione ‘ex post’ di detti flussi.
[…]
È legittima l’acquisizione come documento di messaggi sms […] mediante la realizzazione di una fotografia dello schermo di un telefono cellulare sul quale gli stessi sono leggibili (Sez. 3, n. 8332 del 05/11/2019, dep. 02/03/2020, Rv. 278635), sempre considerando che si trattava di un’attività di mera documentazione, ancorché per immagini, dei medesimi

Secondo la Corte, le conversazioni WhatsApp (così come gli SMS), hanno natura documentale ai sensi dell’art. 234 c.p.p., sicchè è legittima la loro acquisizione screenshot, non trovando applicazione nè la disciplina delle intercettazioni, nè quella relativa all’acquisizione di corrispondenza, non versandosi nel caso della captazione di un flusso di comunicazioni in corso, bensì nella mera documentazione “ex post”.

La Corte di Cassazione continua:

i) come, nella fattispecie decisa, l’imputato aveva anche ammesso l’autenticità dei messaggi; ii) che tale decisione non risulta smentita da una precedente pronuncia della stessa Sez. V quando questa era chiamata a decidere sulla legittimità del provvedimento con cui il Giudice di merito aveva rigettato l’istanza di acquisizione della trascrizione di conversazioni, effettuate via WhatsApp e registrate da uno degli interlocutori, considerando la sua utilizzabilità invece condizionata all’acquisizione del supporto telematico che li conteneva, avendo, in quel caso, sempre il Giudice di merito, considerato tale ultima ed ulteriore verifica necessaria per valutare, compiutamente, proprio l’attendibilità dei messaggi prodotti.

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4 commenti
  1. Info e costi su consulenza tecnica informatica per messaggi audio whatsapp, da produrre in giudizio civile

  2. Buonasera,
    Ho bisogno di certificare dei messaggi whatsapp con due persone diverse per una causa civile.
    Io sono di Teramo.

    Aspetto vostre notizie
    Grazie

  3. Pingback: Perizia Whatsapp - La Tua Guida - Tutto sarà più facile
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